Per trattare con una adeguata terapia il disturbo del linguaggio, bisogna capire bene che cosa si intende per terapia del linguaggio. Ci viene incontro la terminologia inglese ‘speech and language therapy’ che è più completa e che ci aiuta a capire la fondamentale differenza tra lo speech ed il language.
Per speech si intende la produzione fisica del suono e dunque i movimenti muscolari precisi e coordinati delle labbra, lingua, mandibola, laringe, petto e addome. I disturbi dello speech comprendono:
Per linguaggio si intende un sistema simbolico, governato da regole che viene usato per esprimere un messaggio. I simboli del linguaggio sono le parole, dette e scritte, e i gesti; le regole del linguaggio includono l’uso appropriato della sintassi, semantica, fonologia, morfologia e pragmatica (ovvero l’uso non verbale del linguaggio come un gesto o una espressione). I disturbi del linguaggio includono:
La terapia del linguaggio, dunque, include la valutazione ed il trattamento delle abilità di speech, del linguaggio e della deglutizione.
TERAPIA PER I DISTURBI DELLO SPEECH/ARTICOLAZIONE
Lo sviluppo dei suoni è incredibilmente complesso. La valutazione della capacità di produrre suoni determina dove il tuo bambino o la tua bambina sta avendo delle difficoltà di articolazione, indica gli obiettivi da raggiungere ed individua il trattamento più efficace.
BAMBINI E BAMBINE FINO AI DUE ANNI/TODDLER
In questa fase, lo sviluppo dei suoni è profondamente collegato alle abilità del linguaggio espressivo e i bambini e le bambine che si fanno capire con difficoltà possono essere inintelligibili per diversi motivi.
Un ritardo nel vocabolario espressivo ed un ritardo nell’esprimere le parole all’interno delle frasi è generalmente accompagnato da un ritardo nell’acquisizione della produzione dei suoni e da una diminuita intelligibilità. La terapia si concentra nell’aumentare il vocabolario espressivo e nell’aiutare il bambino o la bambina ad aumentare la complessità di quello che dice. Con l’espandersi del vocabolario, il numero e la varietà dei suoni aumenta ed il bambino o la bambina viene capito con maggiore facilità.
Con i bambini e le bambine che hanno un repertorio di suoni molto limitato, insegnamo i primi suoni, ovvero i suoni che emergono per prima, in modo tale da cominciare a costruire le fondamenta perché il bambino o la bambina possa imparare a dire le prime parole.
Molti bambini e bambine di questa età chiacchierano molto ma non si capisce bene quello che dicono. E’ probabile che abbiano bisogno di aiuto per acquisire alcuni dei primi suoni e/o eliminare gli errori atipici che fanno mentre producono i suoni necessari per parlare.
Altri bambini e bambine dicono molte parole ed è facile capire quello che dicono ma hanno bisogno di aiuto ad usare le parole in modo appropriato al contesto sociale. Qui, la terapia si concentra sull’uso sociale del linguaggio.
BAMBINI E BAMBINE IN ETÀ PRESCOLARE (DAI 3 AI 5 ANNI)
La terapia tipicamente è diretta ad aumentare il vocabolario e la complessità di quello che il bambino o la bambina esprime in modo da facilitare lo sviluppo sottostante dei suoni.
Alcuni bambini e bambine in età prescolare hanno bisogno di aiuto per imparare i suoni appropriati alla loro età e/o a ridurre ricorrenti errori nella produzione dei suoni (ad esempio “tane” per “cane” anche se il suono “c” è presente in altre parole).
Altri bambini o altre bambine possono anche essere in grado di dire molte parole e di farsi capire molto bene, ma hanno bisogno di aiuto per dire le parole appropriate al giusto contesto sociale nel quale stanno comunicando. In questo caso, la terapia si concentra sull’uso sociale del linguaggio.
BAMBINE E BAMBINE IN ETÀ SCOLARE
In questo caso, la terapia generalmente si concentra ad insegnare i suoni che emergono per ultimi nel normale sviluppo del linguaggio, nel ridurre le distorsioni dei suoni come la pronuncia blesa (‘avere la zeppola’) e nell’eliminare ogni errore di pronuncia che non è più esibito da coetanei e coetanee.
TERAPIA PER I DISTURBI DEL LINGUAGGIO – FASCIA 0-5 ANNI
Durante l’incontro iniziale e/o la valutazione, valutiamo le capacità dello speech e del linguaggio e stabiliamo se c’è un ritardo. La nostra analisi stabilisce dove il bambino o la bambina ha difficoltà nello sviluppo del linguaggio. L’esatta individuazione delle difficoltà presenti è cruciale per un trattamento efficace.
LE PRIME FASI DELLA COMUNICAZIONE
Prima che un bambino o una bambina parli, lui o lei si avvale della comunicazione non-verbale, ad esempio, indicare, raggiungere, dare oggetti ad uno dei genitori. I bambini e le bambine con ritardi della comunicazione – che non sono ancora pronti a parlare – hanno bisogno di aiuto ad imparare come comunicare senza parole, cioè in modo non-verbale, e a migliorare l’attenzione congiunta, ovvero la capacità di concentrarsi in modo socialmente adeguato su quello che stanno facendo. Dunque, la terapia si concentra ad aumentare la frequenza dei gesti comunicativi, a migliorarne la qualità e a promuovere l’attenzione durante giochi e/o attività.
LE PRIME FASI DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
Lo sviluppo del linguaggio espressivo nella sua prima fase è caratterizzato dalla quantità e dalla qualità del vocabolario del bambino o della bambina e dal modo in cui combina le parole prima di parlare con frasi complete. Una volta che il bambino o la bambina parla usando frasi complete, lo sviluppo del linguaggio è caratterizzato dalla sua capacità di usare le parole per trasmettere idee e pensieri più complessi.
I ritardi nelle prime fasi dello sviluppo del linguaggio espressivo sono caratterizzati da una acquisizione lenta di suoni, parole, combinazioni di parole, tentativi di comunicazioni sociali poco frequenti e difficoltà a capire concetti cognitivo/linguistici come ‘grande’ invece di ‘piccolo’, sotto’ invece di ‘accanto’, ‘alcuni’ invece di ‘tutti’, oppure, ‘primo’ invece di ‘ultimo’.
TERAPIA PER I DISTURBI DEL LINGUAGGIO – ETÀ SCOLASTICA
Il linguaggio è la fondazione del parlare, ascoltare, leggere e scrivere.
Valutiamo e trattiamo le capacità che sono alla base del linguaggio e che comprendono i suoni, il vocabolario e lo sviluppo della grammatica; queste abilità influenzano il nostro modo di parlare, ascoltare e come impariamo a leggere e a scrivere.
Le nostre analisi si concentrano dove il bambino o la bambina ha difficoltà con lo sviluppo della produzione dei suoni e lo sviluppo del linguaggio. Individuare con esattezza le difficoltà che sono alla base del linguaggio è cruciale per un trattamento efficace.
Gli studenti e le studentesse in età scolastica che hanno problemi con l’espressione del linguaggio omettono informazioni importanti quando parlano, come parole o frasi, hanno difficoltà ad accedere all’etichetta lessicale, cioè a trovare la parola giusta e anche a creare ed esprimere idee, a trasmettere un messaggio generale (hanno difficoltà ad essere specifici), hanno un vocabolario ridotto (compresi i verbi), parlano con frasi brevi o poche complesse, fanno un maggiore numero di errori grammaticali, impiegano più tempo a parlare, fanno molte pause, ripetono parole/frasi (Ma lui ma lui ecc…) e riformulano spesso quello che hanno detto (E così uhm loro h e così ma loro non gli potevano dare un nome).
Tutti i giorni, aiutiamo studenti e studentesse con ritardi/disturbi della espressione del linguaggio, con ritardi/disturbi misti dell’espressione e della comprensione del linguaggio e con ritardi/disturbi della comprensione del linguaggio.