Sono una logopedista riconosciuta dall’albo italiano e dalla FLI (Federazione Logopedisti Italiani).
Dopo diverse esperienze di tirocinio, corsi di formazione e congressi di aggiornamento che mi hanno indirizzato verso l’approccio logopedico più adatto per la mia personalità e professionalità ho avuto il piacere di iniziare la mia collaborazione con la logopedista Dott.ssa Silvia Mari, con la quale lavoro e condivido la mia passione per il mondo del linguaggio e della comunicazione a tutti i livelli.
Mi sono laureata nel 2016 Presso l’università degli studi di Roma “La Sapienza” con votazione di 110 e lode.
Ho effettuato una tesi di laurea sperimentale su un progetto riguardante la prima implementazione del Modello SCERTS in Italia all’interno del centro di neuropsicologia e riabilitazione cognitiva e linguistica “Sinapsy”. Il Modello SCERTS è un approccio educativo innovativo nato in America, destinato a bambini con disordini dello spettro autistico o altre disabilità, che permette di valutare le competenze del bambino, stilare gli obiettivi in modo accurato e pianificare il trattamento attraverso il coinvolgimento di tutte le figure di riferimento del bambino (famigliari, insegnanti, educatori) inglobando al suo interno una varietà di approcci e strategie d’insegnamento. Tale studio mi ha consentito di avvicinarmi ad una tipologia di approccio sicuramente all’avanguardia rispetto al panorama italiano in questo campo.
Durante gli anni universitari ho avuto la possibilità di avvicinarmi a tutte le patologie trattate a livello logopedico, all’interno di strutture con approcci anche molto diversi tra loro.
Ho imparato a trattare diverse patologie in ambito ospedaliero: prevalentemente disturbi della voce, ma anche afasie e disfagie facendo esperienza di tirocinio all’interno di diversi ospedali, come il Policlinico Umberto I, l’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, l’Ospedale San Giovanni Battista, il Nomentano Hospital.
Attraverso il tirocinio svolto all’interno di centri convenzionati e/o privati, quali lo studio logopedico della Prof.ssa Massoni, il CRC Balbuzie, il centro di neuropsicologia e riabilitazione cognitiva e linguistica “Sinapsy”, ho avuto modo di conoscere diversi approcci valutativi e riabilitativi di disturbi come:
Ad oggi lavoro principalmente con bambini e bambine che presentano ritardi o disturbi del linguaggio o dell’articolazione, disturbi dell’apprendimento, deglutizioni atipiche; mentre con gli adulti mi occupo principalmente di riabilitazione di disturbi della voce.
L’adesione al Convegno Nazionale sulla sordità, nel 2015, avente come oggetto di discussione “La sordità in famiglia: esperienze, sogni e bisogni: dalle domande delle famiglie alle risposte delle istituzioni” ha iniziato la mia passione per il mondo della sordità che mi ha portato a studiare la Lingua dei Segni Italiana (LIS) dal febbraio 2017 al giugno 2018 ottenendo gli attestati di 1°, 2° e 3° livello presso il “Gruppo SILIS”.
Lo studio della LIS mi ha permesso non solo di conoscere approfonditamente la comunità dei sordi e la loro lingua visivo-gestuale, ma anche di fare miei tutti i singoli aspetti della comunicazione come l’espressività e il linguaggio del corpo, aspetti fondamentali che hanno portato ad ottimi risultati anche quando sfruttati all’interno della terapia con bambini normoudenti con DSL (disturbo specifico del linguaggio), disabilità intellettiva o autismo.
La mia indole mi ha spinta a fare un lavoro che mi mettesse sempre a contatto con le persone e che mi consentisse, lì dove possibile, di aiutarle a superare piccoli o grandi ostacoli.
La comunicazione così come il linguaggio in senso più stretto ha sempre rappresentato ai miei occhi un mondo ricco e affascinante che mi incuriosiva e che desideravo conoscere nei suoi angoli più nascosti. Per questi motivi ho deciso di intraprendere con passione e impegno il percorso per diventare logopedista, scelta di cui continuo ad essere fiera ogni giorno.
Nel trattare qualsiasi disturbo o difficoltà penso sia fondamentale che la persona, dal bambino piccolo all’adulto, sia consapevole non solo del motivo per cui sta svolgendo la terapia, ma anche, quando è possibile, della funzione di ogni singola attività che stiamo svolgendo.
Credo nella pianificazione di trattamenti terapeutici attraverso approcci che si basino su evidenze scientifiche, ma che, nello stesso tempo, siano personalizzati in accordo con le caratteristiche, le esigenze, gli obiettivi del paziente.