Conferenza Internazionale della Balbuzie 2021 (International Conference of Stuttering)
Dal 14 al 16 ottobre 2021 si è tenuta, in modo virtuale, la quarta edizione della Conferenza Internazionale della Balbuzie (International Conference of Stuttering). È stato meraviglioso assistere, sessione dopo sessione, al susseguirsi di esperti che, in modo diverso, contribuivano ad approfondire le informazioni disponibili a livello internazionale a proposito della balbuzie. Ci hanno ricordato le possibili con-cause della balbuzie, a partire dagli aggiornamenti dal punto di vista genetico.
L’ereditarietà della balbuzie è un fattore imprescindibile durante la valutazione del paziente che aiuta a capire anche se la balbuzie presentata dai più piccoli e dalle più piccole è una balbuzie che andrà via da sola o una balbuzie evolutiva che accompagnerà la persona in modo permanente.
Ci hanno illustrato gli ultimi ritrovamenti scientifici a proposito della componente neuro-fisiologica e ci hanno illustrato le differenze dell’ippocampo, della materia grigia, della materia bianca, del fascicolo arcuato, dei gangli basali così come le diverse attivazioni cerebrali e la diversa ossigenazione e deossigenazione del sangue nell’area corticale tra persone che balbettano e persone che non balbettano.
Da un lato, ci hanno ricordato l’importanza del fattore del temperamento unico e diverso di ciascuna persona che balbetta (e che non balbetta!) e dall’altro, hanno sottolineato, senza ombre di dubbio, che l’ansia non è mai una causa della balbuzie e che, al contrario, spesso può emergere come causa delle difficoltà sperimentate dalla persona che balbetta in età adulta e, talvolta, anche in età prescolare.
Sono fermamente convinta che ci sia un grande bisogno di queste conferenze e di informare in modo sempre più capillare sulla balbuzie fino ad arrivare a tutte le figure professionali che ruotano intorno a bambini e bambine che balbettano, dai medici agli insegnanti, in modo tale da aiutare prima che sia troppo tardi. Come saggiamente ha suggerito anche la Dott.ssa Tomaiuoli, è importante intervenire al momento zero o il più vicino possibile al momento zero, ovvero il momento dell’esordio della balbuzie. Genitori informati, maestri e maestre informate aiutano a gestire la balbuzie in modo ottimale senza che necessariamente porti la persona che balbetta a chiudersi in sé stessa e, nei peggiori dei casi, e molto frequentemente, a sviluppare un disturbo dell’ansia.
Mi auguro che nel futuro prossimo sempre più persone che balbettano riescano a diventare individui il cui potenziale sociale, scolastico, professionale e personale si esprima indipendentemente dalla loro difficoltà di fluenza. E tanto possiamo fare tutti e tutte noi. Facciamolo!